Citroën: ecco la nuova E-MEHARI con l’hard top

Capri, Ischia, La Dolce Vita, Le vie en rose, vidi o mare quant’è bello… Oggi come allora. Magari a bordo della Citroen E-Mehari, l’eterna cabrio (fu lanciata nel lontano 1968), dove la “E” sta per 100% elettrica. Che, adesso, ha messo anche l’hard top…Con la E-Mehari Citroen ha realizzato uno dei più bei deja vu della storia dell’automobile perché ha riportato su strada quella che può definirsi la vettura più simpatica di sempre. E l’ha fatto in chiave assolutamente moderna e tecnologica, visto che è una vettura sì bella, simpatica ed elegante, ma anche e soprattutto al 100% elettrica.

Dopo l’edizione limitata Styled by Courrèges, disponibile da novembre 2017, Citroën presenta quindi la nuova E-MEHARI, la cabriolet 4 posti, dal design inimitabile, che segna un salto generazionale grazie al nuovo design degli interni e agli equipaggiamenti che migliorano il comfort e la versatilità.

La novità sta soprattutto nell’Hard Top, grazie al quale diventa utilizzabile in tutte le stagioni e in qualunque condizione atmosferiche. Anche gli interni sono stati rivisitati; su tutto spiccano la nuova plancia decorata nel colore della carrozzeria e i nuovi sedili che le donano un look moderno. Ah, è prevista anche la funzione Easy Entry che facilita l’accesso ai sedili posteriori. Progettata a Parigi e prodotta a Rennes, è la prima vettura nella categoria dei veicoli elettrici a ricevere il label “Origine France Garantie”.

E’ ovvio che una vettura di questo genere punta tutto sulla personalizzazione; ecco perché la casa francese ha messo a disposizione 4 colori per la carrozzeria, 2 tinte per il tetto in tela e 1 tetto rigido di grande effetto, più diversi ambienti e due rivestimenti per i sedili: un Beige luminoso e naturale, con lavorazione goffrata nella parte centrale, oppure Orange con stampa a motivi floreali nella parte centrale, ispirati al mondo degli sport nautici.

 

La E-Mehari tocca i 110 km/h, ha un’autonomia dichiarata di 195 km e si ricarica completamente in 10 ore e mezzo a 16A collegandola agli impianti di ricarica specifici compatibili (prese domestiche o pubbliche tipo Autolib) o in 16 ore e mezzo utilizzando prese domestiche a10A.