Mentre i motori diesel vengono “demonizzati”, c’è qualche costruttore che, al contrario, mette a disposizione un nuovo propulsore per un modello di successo: l’Opel Grandland X.
Quando fu lanciato il SUV Grandland X gli irriducibili del diesel potevano acquistarlo solamente con il motore, recente, 2.0 litri da 130 kW/177 CV, apprezzato soprattutto per i suoi consumi dichiarati: 5,3 per 100 km nel ciclo urbano, 4, nel ciclo extraurbano e 4,9 nel ciclo misto. Adesso Opel mette a disposizione un nuovo 1.5 da 130 CV e 300 Nm di coppia massima a 1750 giri/min., destinato a diventare il preferito dai clienti. Anche in questo caso, sono interessanti i consumi dichiarati: 4,7 per 100 km in città; 3,9 nell’extraurbano e 4,2 nel misto. Questo motore sostituisce il 1.6 da 120 CV rispetto al quale garantisce una riduzione dei consumi fino al 4% che è stato possibile ottenere grazie a una cilindrata inferiore, all’ottimizzazione del sistema di combustione con geometria dei pistoni brevettata e a un maggiore ricircolo dei gas di scarico (reso possibile da uno scambiatore di calore ad alta efficienza).
La testata con collettore di aspirazione integrato e il basamento dei nuovi diesel 1.5 litri sono realizzati in alluminio super leggero, mentre le quattro valvole di ciascun cilindro sono azionate da doppi alberi a camme in testa. Il sistema common rail a iniezione diretta opera fino a 2.000 bar, immettendo il carburante nelle camere di combustione mediante ugelli dell’iniettore a otto fori. Il nuovo motore monta un turbocompressore con turbine a palette mobili (VGT) azionate elettricamente.
Il sistema di riduzione delle emissioni – composto da catalizzatore di ossidazione/assorbitore per NOx, iniettore di soluzione AdBlue, catalizzatore SCR e filtro anti-particolato diesel (DPF) – è integrato in una singola unità compatta, il più possibile vicina al motore. L’assorbitore per NOx funge da catalizzatore nella fase di avvio della vettura, riducendo le emissioni di ossidi di azoto quando le temperature sono al di sotto della soglia necessaria per l’attivazione dell’SCR. Questa tecnologia consente ai nuovi diesel 1.5 litri di rispettare i rigorosi requisiti della norma Euro 6d-TEMP in materia di NOx.
Per gli amanti dell’automatico, questo motore diesel è disponibile anche in abbinamento con una nuova trasmissione automatica a otto rapporti che garantisce non solo una cambiata estremamente fluida, ma anche un’ulteriore riduzione di consumi ed emissioni grazie alla progettazione costruttiva a basso attrito. Opel, infatti, dichiara 4,5 litri per percorrere i fatidici 100 km nel tratto cittadino, 4,0 in quello extraurbano e 4.2 nel misto con il valore di CO2 pari a 109 g/km.
Ah, appena avremo la possibilità di provarlo vi diremo anche come va’…
