Quando il futuro dell’automobile parte dall’Università

E’ un Master universitario di secondo livello in Autonomous Driving and Enabling Technologies (ADBoT).

Il progetto nasce in collaborazione fra Fiat Chrysler Automobiles, Centro Ricerche Fiat e Fondazione Bruno Kessler e si svolgerà, a partire dal prossimo mese di maggio, presso l’Università di Modena e Reggio Emilia e l’Università di Trento.

Per saperne di più

Il Master, la cui sede amministrativa è l’Università di Trento, avrà inizio a maggio 2019 e durerà un anno. Si tiene in lingua inglese, prevede 1500 ore tra lezioni e tirocinio ed è aperto a 20 partecipanti: futuri professionisti altamente qualificati, adatti a coprire ruoli manageriali nella progettazione e nello sviluppo di sistemi intelligenti per i veicoli connessi e autonomi. È rivolto in particolare ai laureati magistrali in Ingegneria Meccatronica, Ingegneria Informatica, Informatica, Ingegneria Elettronica, Ingegneria dell’Automazione, Ingegneria delle Telecomunicazioni, Ingegneria Elettrica, Ingegneria Meccanica, Scienza e Ingegneria dei Materiali, Ingegneria Aerospaziale e Astronautica, Ingegneria Biomedica e Ingegneria Chimica.

Dove può portare

Il Master ADBot rilascia 60 crediti formativi universitari (CFU) riconosciuti e spendibili nell’Unione Europea: viene offerta ai candidati la possibilità di accedere a 12 borse di studio del valore di 10mila euro, oltre all’esenzione della quota di iscrizione di 2.500 euro e altre sponsorizzate da alcuni partner industriali.

Il programma è stato organizzato con lezioni teoriche, laboratori pratici (“hands-on”), seminari con esperti che coprono argomenti che vanno dalla robotica, l’interazione uomo macchina, l’intelligenza artificiale, connettività e sicurezza, architettura hardware e software per veicoli autonomi fino alla gestione di sensori, attuatori e controllo del veicolo. Al termine della didattica frontale è previsto uno stage di 7 mesi presso uno dei partner industriali o enti organizzatori, per svolgere un progetto attinente ai temi del master.

“Il nuovo Master – spiega Roberto Fedeli, responsabile Global Innovation di FCA e CEO del Centro Ricerche Fiat – costituisce un’importante opportunità per la formazione di competenze approfondite su un tema che sarà sempre più strategico per il settore automotive. Un ingegnere che inizia oggi a lavorare nel nostro settore dovrà completare la propria formazione meccanica classica con nuove conoscenze: dall’intelligenza artificiale al machine learning, dalla cybersecurity alla sensor fusion”.

 

 

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