Anche quest’anno Audi supporta il programma di sostenibilità di One Ocean Foundation che mette al centro della propria mission l’uomo e la sua relazione con l’ambiente circostante.
L’impegno di Audi Italia a fianco della Fondazione testimonia la fattiva collaborazione che da oltre 10 anni unisce la casa dei quattro anelli allo Yacht Club Costa Smeralda. Per questo, come naturale declinazione della strategia Audi ‘Road to zero emissions’, Audi è stata protagonista di One Ocean Educational Tour con la nuova e-tron, prima vettura completamente elettrica del Brand e capostipite di una gamma che entro il 2025 potrà contare su oltre 30 vetture elettrificate, di cui 20 full-electric.
Nel mese di maggio, infatti, Mauro Pelaschier, ambasciatore della Fondazione One Ocean e storico timoniere di Azzurra nell’America’s Cup, ha viaggiato a bordo di Audi e-tron lungo le strade d’Italia, raggiungendo quattro regioni italiane per diffondere la cultura della sostenibilità e della preservazione dell’ambiente marino.
Nel corso dei 2.500 chilometri percorsi, il tour, iniziato l’11 maggio a Lerici, dopo aver toccato Alassio, Livorno, Grignano e Trieste, si è concluso con la tappa finale di Milano, completando il percorso iniziato lo scorso anno con la prima edizione del progetto. L’obiettivo di One Ocean Educational Tour durante le sei tappe nei circuiti velici è stato duplice: testimoniare il rispetto degli ecosistemi marini e diffondere i principi della Charta Smeralda, il codice etico di comportamenti virtuosi per la conservazione dell’ambiente marino, incontrando le nuove generazioni di velisti. Parlare ai giovani è infatti fondamentale per sensibilizzarli sul futuro che loro stessi sono chiamati a creare e preservare, impegno portato avanti da Audi con numerosi progetti, tra cui We generation, il programma di formazione per i giovani talenti sviluppato assieme ad H-FARM che prevede l’erogazione di borse di studio.
In ogni tappa, Mauro Pelaschier e il suo team hanno incontrato le scuole – oltre 650 i giovani coinvolti – con le quali hanno condiviso i principi della Charta Smeralda e una serie di pratiche utili alla salvaguardia del mare, come l’attenzione alla raccolta differenziata, il non utilizzo delle plastiche, il recupero dei rifiuti plastici nelle acque e sui litoranei. Contestualmente, durante gli incontri, hanno parlato direttamente alle istituzioni locali invitandole a sottoscrivere e divulgare a loro volta la Charta Smeralda, raggiungendo le 820 adesioni.