Era nell’aria, proprio come il Coronavirus. E la paura fa… 90. Questo Salone, arrivato alla 90esima edizione, non s’ha da fare così, dopo quello di Barcellona, anche la kermesse ginevrina viene definitivamente annullata.Le autorità svizzere danno la priorità alla salute delle persone decidendo di proibire tutte le manifestazioni con più di 1.000 persone. Di conseguenza, anche il GIMS, forse l’unico vero salone dell’auto europeo ancora appetibile, a qualche ora dall’inaugurazione (erano previsti più di 600.000 visitatori), chiude i battenti. Anzi, non li apre proprio.
Ed è un peccato perché in programma erano previste, per cercare di rilanciare la formula, moltissime novità. Come, per esempio, il Pad.7 dedicato alle prove di veicoli a propulsione alternativa dove i visitatori avrebbero potuto, prenotandosi tramite apposita app, guidare su un circuito di quasi 500 metri. Avremmo potuto vedere le nuove vetture elettriche, ibride, a gas o anche a idrogeno. Ma anche quelle tradizionali, a benzina e a diesel. Era previsto anche uno spazio dedicato alle start up operanti nel campo della mobilità (GIMS Tech) e un altro dedicato alle bici elettriche, monopattini e altri mezzi green e alternativi . E poi, come da tradizione, la premiazione del prestigioso Car of The Year 2020 per il quale erano in nomination le tradizionali sette finaliste (BMW Serie 1, Ford Puma, Peugeot 208, Porsche Taycan, Renault Clio, Tesla Model 3, Toyota Corolla). Insomma, per la tutela della salute di tutti noi, la 90esima edizione del GIMS è stata annullata. O forse, semplicemente rinviata a data da destinarsi.