Il campionissimo vince con una “facilità” disarmante il suo settimo campionato FIA di Formula Uno e si accomoda di diritto nell’olimpo della velocità a fianco dell’indimenticabile (e indimenticato) Michael Schumacher.
“Ricordo che quando Michael vinse il suo quarto mondiale – ha dichiarato Hamilton – sembrava un’impresa pazzesca, inverosimile. E oggi, ottenere 7 mondiali, è semplicemente inimmaginabile. Questo è possibile solo se si lavora con un grande gruppo di persone, si comunica, ci si fida uno dell’altro e si riesce ad ascoltare. Ecco perché sono orgogliosissimo di quello che abbiamo fatto tutti insieme”.
Il “cannibale”, ha ancora fame e non ci pensa nemmeno ad appendere il volante al chiodo, anzi: “Mi piacerebbe restare, sento che abbiamo molto lavoro da fare qui. Sto lavorando per spingere a ritenerci responsabili come sport, per renderci conto che dobbiamo affrontare e non ignorare le questioni relative ai diritti umani che esistono nei Paesi in cui andiamo, e come possiamo impegnarci con quei Paesi e possiamo consentire loro di cambiare davvero, non tra 10 o 20 anni, ma adesso. E voglio aiutare la Formula 1, voglio aiutare la Mercedes in questo splendido viaggio”.
E come si fa a rinunciare a un grandissimo campione (e uomo) come Luis Hamilton? La Mercedes, ma anche l’intera Formula Uno, non se lo può certamente permettere…