Entro il 2040, il 50% delle vetture sarà a trazione elettrica. Lo sostiene Bain & Company che, grazie a un recente sondaggio sul comparto automotive, mostra come i consumatori siano sempre più propensi ad acquistare auto elettriche. Al 2025 Bain prevede un calo dei costi delle batterie del 20% mentre entro il 2028 i veicoli a guida autonoma guadagneranno terreno.
Il mercato dei veicoli elettrici inizierà a crescere rapidamente intorno al 2024 e il comparto a guida autonoma raggiungerà un punto di svolta poco dopo il 2028. Queste le previsioni di Bain & Company, che sottolinea come per le aziende del segmento sia importante, in questa fase, investire nelle opportunità che si prospettano e stringere delle partnership strategiche.
La spinta globale verso i veicoli elettrici – sostenuta dagli incentivi e dalle politiche nazionali – è forte: entro il 2025, circa il 12% di tutte le nuove auto vendute nel mondo sarà completamente elettrico. Entro il 2040, questa cifra sarà superiore al 50%. Le prime aziende a offrire un veicolo elettrico economico e non dipendente dagli incentivi saranno quelle che godranno di un prezioso vantaggio competitivo.
“In Italia le vetture elettriche fanno ancora fatica a conquistare l’attenzione dei consumatori – spiega Gianluca Di Loreto, Partner di Bain & Company – Il paragone con gli altri Paesi europei mostra come a fronte delle 103.000 immatricolazioni della Germania (elettriche pure e ibride plug-in) e delle quasi 90.000 della Norvegia, nel 2019 l’Italia si è fermata a poco più di 16.000. Gli incentivi stanno contribuendo a incrementarne la penetrazione, aumentata durante la pandemia ma al confronto di un mercato totale molto più piccolo. A novembre non avevano ancora raggiunto il 3% del totale”.
Una componente chiave dal punto di vista dei costi – per le case produttrici – è la batteria, che rappresenta il 30% dei costi di produzione. Tuttavia, si prevede che, grazie alle migliorie tecnologiche e all’ottimizzazione della produzione in scala, i costi delle batterie passeranno da 124 dollari per chilowattora a 100 dollari per chilowattora entro il 2025, con un calo del 19,4%.
Per quanto riguarda i veicoli a guida autonoma, invece, si stima che inizieranno a guadagnare terreno entro il 2028, previo un adeguamento della legislazione e una conseguente, maggiore fiducia dei consumatori che, testando queste nuove tecnologie, potranno valutarne la sicurezza. Nei prossimi otto anni, due saranno gli utilizzi principali delle auto a guida autonoma: in autostrada per i veicoli privati e le flotte robo-taxi per le aree urbane.
Entro il 2030, i servizi di ride-hailing AV, inoltre, potrebbero essere una soluzione redditizia per la mobilità urbana. Le città innovative utilizzeranno flotte robo-taxi per integrare i propri sistemi di trasporto pubblico esistenti, utilizzando i veicoli a guida autonoma per coprire i percorsi meno frequentati, contribuendo ad alleggerire il traffico nelle aree più congestionate delle città.
Affinché il mercato raggiunga il suo punto di svolta, i veicoli dovranno mostrare di essere in grado, in determinate condizioni, di procedere senza interazione umana. Molti produttori tradizionali stanno espandendo i loro sistemi avanzati di assistenza alla guida con l’obiettivo di lanciare le funzionalità del Livello 4 entro il 2025.
Questo tipo di auto sbarcherà infine sul mercato privato, nel segmento dei veicoli di lusso e premium. Dando la possibilità di un viaggio a mani libere, con l’inestimabile prospettiva di più tempo da dedicare al lavoro o al sonno, questi veicoli potrebbero essere appealing per molti consumatori. Si stima che entro il 2030, in alcune aree del mondo, tra il 4% e il 9% delle nuove auto vendute sarà dotato di automazione di livello 4. I kit di guida autonoma di alto livello costano attualmente più di 70.000 dollari. Con il passare del tempo, tuttavia, grazie alla standardizzazione, alla semplificazione e alla produzione di massa, i costi saranno significativamente ridotti, con un conseguente calo previsto di oltre l’85%, a circa 10.000 dollari, entro il 2030.