Il marchio MG rinasce e lo fa in grande stile presentando a Shanghai il nuovo concept Cyberster che, oltre ad essere 100% elettrico, è anche molto bello.
Si chiama MG Cyberster e richiama la forma sportiva convertibile della tradizione MG. A trazione elettrica, due porte e due posti, è l’ideale interpretazione di quello che è la mobilita
tradizionale da una parte e l’esperienza di intrattenimento degli e-sport dall’altra, con un design ad alta energia, prestazioni “elettrizzanti” e tecnologia all’avanguardia.
La MG Cyberster è stata creata dal team di design globale di MG. Il frontale presenta il design dei classici fari rotondi di MG e la griglia sottile, insieme ai fari interattivi ‘Magic Eye’ che si aprono quando sono accesi. Per ottenere migliori prestazioni aerodinamiche, la MG Cyberster ha evoluto la griglia in un condotto d’aria aerodinamico proteso alle ruote anteriori, interpretando una nuova estetica nell’era EV.
Un altro dettaglio che colpisce è la banda LED “laser belt” lungo la fiancata dell’auto. Il posteriore è caratterizzato dal design appiattito della ‘coda kamm’, mentre le luci posteriori a LED sono integrate nella coda della vettura per trasmettere un’immagine digitale in cui riecheggia l’heritage del brand britannico. I cerchi ad alte prestazioni a 7 razze a bloccaggio centrale “hacker blade”, inoltre, migliorano anche la dinamica complessiva della MG Cyberster.
La MG Cyberster sorprende soprattutto nell’abitacolo dove il tema dello stile interno “digital fiber” adotta un layout che pone al centro il guidatore, con un design ben distinto a destra e a sinistra, e uno strumentazione a LED di grandi dimensioni con un secondo schermo centrale, che migliora il piacere di guida. L’interazione è realizzata attraverso il full touch.
In termini di performance la MG è accreditata di un’autonomia di 800 chilometri (se così fosse sarebbe un primato assoluto e una grande opportunità) e accelera da 0-100 km/h in meno di tre secondi. La tecnologia d’avanguardia di questa sport car si manifesta principalmente nella guida intelligente, nella tecnologia di potenziamento attivo, nell’inter-connettività 5G e nella capacità di guida autonoma di livello 3. Speriamo davvero, prima o poi, di vederla in strada e perché no? Anche in pista.