Secondo i dati pubblicati dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili, a giugno 2021 il mercato italiano dell’auto ha immatricolato 149.438 autovetture (+12,6%) contro le 132.691 unità registrate a giugno 2020 ma il -13,3%rispetto allo stesso mese del 2019.
Il primo semestre 2021 si è chiuso con 884.750 unità, il 51,4% in più rispetto ai volumi del periodo gennaio-giugno 2020 (-18,3% rispetto al primo semestre del 2019). I riferimenti fanno fatti sul 2020 ma, quelli che contano sono, per ovvii motivi di pandemia, rispetto al 2019. Quindi è bene non montarsi la testa, anzi: l’andamento sembra piuttosto preoccupante. Concetto, questo, messo in risalto anche da Paolo Scudieri, Presidente di ANFIA.
“Anche il risultato del mercato di giugno 2021 deriva in realtà dal confronto con un giugno 2020 ancora in calo a doppia cifra (-23,1%). Allo stesso modo, la crescita del primo semestre dell’anno in corso (+51,4%) è da imputarsi al raffronto con i bassi volumi di gennaio-giugno 2020, periodo che, ad eccezione dei mesi di gennaio e febbraio, aveva fortemente risentito delle misure restrittive di contrasto alla pandemia, nonché della crisi economia e del clima di incertezza che ne erano scaturiti, rallentando la ripresa delle vendite anche dopo la fine del lockdown durato ben 41 giorni”.
Cosa è necessario fare? Per ritornare a livelli di mercato fisiologici per un Paese come il nostro, resta quindi prioritario continuare a sostenere la domanda domestica, a partire dal rifinanziamento degli incentivi all’acquisto per la fascia 61-135 g/Km di CO2, esauriti troppo presto per poter innescare una reale ripresa del settore. I dati parlano da soli: confrontando i primi due mesi del 2021, con gli incentivi in vigore, e il primo bimestre dello scorso anno, non ancora intaccato dagli effetti della pandemia, si stimano volumi addizionali di vendita di autovetture a basse emissioni pari a 40.000 unità, vale a dire il 28% in più, che significano anche una decisa spinta al rinnovo del parco circolante più anziano e inquinante e un indispensabile sostegno alle imprese della filiera produttiva, ancora toccate da un ampio ricorso alla cassa integrazione.
Analisi per alimentazione. Analizzando nel dettaglio le immatricolazioni per alimentazione, prosegue il declino delle autovetture diesel e benzina, la cui fetta di mercato si riduce progressivamente a favore delle ibride ed elettriche.
Le autovetture diesel, in calo a giugno del 29,3% per il quinto mese consecutivo, non superano la soglia del 25% di quota e rappresentano il 22,3% del mercato del mese e il 23,8% del mercato nei primi sei mesi del 2021 (era il 34,7% nella prima metà del 2020). In calo anche il mercato di autovetture a benzina, -14,4% e 30,4% di quota a giugno, ma in crescita del 13,1% nel primo semestre, con il 32,3% di quota.
Le immatricolazioni delle vetture ad alimentazione alternativa, di contro, raggiungono una quota del 47,4% a giugno 2021, in crescita del 116,7%, e del 43,9% nei primi sei mesi, +201,3%. Le auto elettrificate rappresentano più di un terzo del mercato (36,8% nel mese e 35,2% nel cumulato). Tra queste, le ibride non ricaricabili aumentano del 152,8% a giugno, e rappresentano il 27,1% del mercato del mese (per il quinto mese consecutivo una quota più alta rispetto al diesel), e del 27,3% nel cumulato. Le ricaricabili, in crescita del 273,9% nel sesto mese dell’anno, raggiungono il 9,7% di quota a giugno e il 7,8% nel semestre (le ibride plug-in il 5% nel mese e il 4,4% nel cumulato, e le elettriche il 4,7% nel mese e il 3,4% nel cumulato). Infine, le autovetture a gas rappresentano il 10,6% del mercato del sesto mese del 2021 e l’8,7% del mercato dei primi sei mesi e, tra queste, le vetture Gpl hanno una quota di mercato dell’8,2% nel mese e del 6,4% nel cumulato e quelle a metano del 2,4% nel mese e del 2,3% nei primi sei mesi.