Eco-incentivi ci siamo: a chi spetta il bonus? 

Elettriche? Fino a 5.000 euro. Benzina e Diesel Euro6? Solo 2.000 euro e con pochissimi fondi. Basteranno per rilanciare il mercato? Dopo quasi due mesi dall’annuncio del governo finalmente i tanto annunciati incentivi diventano (forse) operativi. 

È stato firmato nella serata di ieri 6 aprile dal premier Mario Draghi il Dpcm che su proposta del ministro Giancarlo Giorgetti finanzia i bonus tanto attesi per sbloccare il mercato. Il provvedimento prevede lo stanziamento di 650 milioni di euro l’anno per tre anni, fino al 2024. Gli altri 50 milioni disponibili per il 2022 e i 350 milioni per il biennio 2023-2024 sosterranno invece l’industria dell’auto, in particolare quella della componentistica, impegnata in una difficile e complicata transizione tecnologica. 

Secondo me, per i benzina e i diesel si poteva fare molto di più perché i fondi sono un po’ insufficienti e finiranno in pochi giorni. E poi, altro handicap, il tetto massimo del prezzo d’acquisto delle vetture incentivabili – ridotto da 50mila, come era l’anno scorso, a 45mila (o 35mila) euro Iva esclusa – taglierà fuori molti modelli, facendo perdere al provvedimento parte della sua efficacia. 

Al momento, i bonus in corrispondenza delle emissioni di CO2, saranno rivelati, quindi disponibili, solo dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, cosa che potrebbe richiedere ancora diversi giorni dopo l’esame della Corte dei Conti. Di conseguenza, il provvedimento sarà operativo a partire dal prossimo 1 maggio. Le risorse stanziate dal Governo nel Fondo automotive sono complessivamente di 8,7 miliardi di euro fino al 2030 ma, sicuramente, nel caso molto probabile che i fondi dovessero finire, l’iniziativa si spegnerà ancor prima di questa scadenza. 

A ciascuno il suo bonus

La quota più alta di incentivi spetta alle elettriche. In particolare, la misura stabilisce che per l’acquisto di nuovi veicoli di categoria M1 nella fascia di emissioni 0-20 g/km (quindi auto 100% elettriche), con un prezzo massimo fino a 35 mila euro + Iva, è possibile richiedere un contributo di 3.000 euro, a cui potranno aggiungersi ulteriori 2.000 euro se è contestualmente rottamata un’auto omologata in una classe inferiore a Euro 5. Questa categoria di ecobonus è finanziata con 220 milioni nel 2022, 230 milioni nel 2023 e 245 milioni nel 2024. 

Fino a 4.000 euro per le ibride Plug-in. Per l’acquisto di nuovi veicoli di categoria M1 nella fascia di emissione 21-60 g/km (cioè auto ibride plug-in), con un prezzo massimo fino a 45 mila euro + Iva, è possibile richiedere un contributo di 2.000 euro a cui potranno aggiungersi ulteriori 2.000 euro se è contestualmente rottamata un’auto omologata in una classe inferiore a Euro 5. Per questa categoria sono stati messi a disposizione 225 milioni nel 2022, 235 milioni nel 2023 e 245 milioni nel 2024.

Solo 170 milioni per le diesel e benzina Euro6. Per l’acquisto di nuovi veicoli di categoria M1 nella fascia di emissioni 61-135 g/km invece (endotermiche a basse emissioni), con un prezzo fino a 35 mila euro + Iva, è possibile richiedere un contributo di 2.000 euro ma solo se è contestualmente rottamata un’auto omologata in una classe inferiore ad Euro 5. Questa categoria di ecobonus è finanziata con 170 milioni nel 2022, 150 milioni nel 2023 e 120 milioni nel 2024. Il mezzo rottamato deve essere intestato da almeno 12 mesi all’intestatario di quello nuovo o a uno dei familiari conviventi alla data di acquisto risultante da stato di famiglia.

Chi può chiedere il bonus

Gli incentivi per l’acquisto dei veicoli elettrici, ibridi, plug-in ed endotermiche sono concessi soltanto alle persone fisiche. Una piccola percentuale dei fondi è riservata alle società di car sharing per l’acquisto dei veicoli elettrici, ibridi, plug-in. In favore di piccole e medie imprese, comprese le persone giuridiche, esercenti attività di trasporto di cose in conto proprio o in conto terzi sono inoltre previsti contributi per l’acquisto di veicoli commerciali di categoria N1 e N2, nuovi di fabbrica, ad alimentazione esclusivamente elettrica. L’incentivo viene concesso con la contestuale rottamazione di un veicolo omologato in una classe inferiore ad Euro 4. È pertanto riconosciuto un contributo di 4.000 euro per i veicoli N1 fino a 1,5 tonnellate, di 6.000 euro per i veicoli N1 superiori a 1,5 tonnellate e fino a 3,49 tonnellate, di 12.000 euro per i veicoli N2 da 3,5 tonnellate fino a 7 tonnellate. Per i veicoli N2 superiori a 7 tonnellate e fino a 12 tonnellate è riconosciuto un contributo di 14.000 euro. Per queste categorie sono stati messi a disposizione 10 milioni nel 2022, 15 milioni nel 2023 e 20 milioni nel 2024. 

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