PROBLEMI ALLE GOMME, LA PERCENTUALE ARRIVA AL 40% PER LE AUTO CON PIU’ DI 10 ANNI
Torniamo ad incontrare Assogomma e la Polizia strale, per un proficuo appuntamento, sulle rilevazioni di “Vacanze sicure”. Una indagine interessantissima, che ci dà uno spaccato della situazione “Gomme”, del nostro parco circolante. Come diciamo spesso: non ci sono sistemi di sicurezza che tengono, se i pneumatici non sono in regola, si rischia e tanto. Dopo un paio d’anni di fermo, causa pandemia, l’indagine è ripresa, salendo anche di numero (il campione è passato da 10.000 a quasi 13.500 vetture). Sono state 6 le regioni interessate: Lombardia, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Basilicata, Campania e Sicilia, per un campione di circa il 43% del parco circolante (quasi 17 milioni di auto), su un’anzianità media, attestata intorno ai 9 anni e 10 mesi. Fabio Bertolotti, direttore di Assogomma, ha subito detto che: “La situazione è preoccupante, i problemi ai pneumatici rilevati sono in costante aumento. Sui veicoli con meno di dieci anni, i problemi ai pneumatici e la mancata revisione, coinvolgono il 25% del campione, ma quando si supera il decennio di anzianità, si arriva anche al 40%”. “Purtroppo i risultati di quest’anno ci indicano che all’incirca una vettura su quattro di quelle controllate”, ha confermato Paolo Maria Pomponio, direttore del servizio Polizia Stradale, “presenta non conformità legate ai pneumatici”. L’immatricolato italiano è di quasi 40 milioni di vetture, con un’età media di poco superiore ai 12 anni, ma quelle con oltre 10 anni sono circa il 60%. In questo contesto: i pneumatici lisci, con battistrada sotto 1,6 mm, rappresentano, stabilmente il 9% del parco, a prescindere dall’età; ernie, tagli e danneggiamenti visibili ad occhio nudo, sono stati riscontrati nel 5,4% dei casi (quasi raddoppiati); i pneumatici privi di omologazione rappresentano circa il 3% del totale; si possono montare pneumatici diversi, tra i due assi, ma non sullo stesso asse (vietato per legge) e si possono montare due estivi e due invernali, anche se è pericoloso e fortemente sconsigliato, ebbene, parliamo di equipaggiamento non omogeneo, riscontrato quasi nel 5% del campione, equamente distribuito tra le due tipologie di “Errore”.