Chi è andato al MiMo 2022, il salone italiano dell’auto che si è tenuto dal 16 al 19 giugno a Milano e a Monza, avrà notato sicuramente l’iniziativa UIGA (Unione Italiana Giornalisti dell’Automotive) che prevedeva un sondaggio molto interessante intitolato “Il Motore del Futuro”. Ecco com’è andata…
UIGA ha esposto nel centro di Milano, in via Dante, tra piazza Duomo e il Castello Sforzesco, sei vetture spinte da gruppi propulsori molto diversi tra di loro. Lo scopo è stato quello di attirare l’attenzione dei passanti e far esprimere loro, attraverso un QR code, un giudizio su come immaginano la transizione ecologica sul versante della motorizzazione delle automobili.
Le auto esposte erano Hyundai Nexo, Idrogeno; Mercedes Eqe, Elettrica Lungo Raggio; Citroen Ami,Elettrica Corto Raggio; Suzuki Across, Plug-in Benzina; Bmw Serie 2 Coupé, Ibrido Gasolio; Nissan Micra,Benzina Gpl.
L’invito al voto elettronico è proseguito fino al 31 agosto su una piattaforma dedicata all’indirizzo www.ilmotoredelfuturo.it ed è stato esteso attraverso approfondimenti editoriali di testate – anche non associate a UIGA – come “Il Messaggero” e “Automoto” e le mailing list “Corsanews”, “Autoblog”, “Motori.it”, “Safe-Drive” e “UIGA”.
Ecco com’è andata. L’analisi del voto (4.287 votanti) ha offerto lo spunto per fare un identikit degli automobilisti italiani anche su base anagrafica. La scala di attribuzione del punteggio da parte dei votanti è stata: 1° posto > 6 punti; 2° posto > 5 punti ; 3° posto > 4 punti; 4° posto > 3 punti ;5° posto > 2 punti; 6° posto > 1 punto.
Il risultato del sondaggio ha premiato l’alimentazione ibrida benzina/Diesel. I motori più semplici sono ancora i più considerati. Probabilmente le nuove tecnologie, nonostante gli incentivi, sono troppo costose per gli automobilisti. Sul podio anche le auto ibride ricaricabili e le elettriche. Poi le tradizionali benzina/Diesel,le vetture a idrogeno e quelle metano/Gpl
I votanti fino a 30 anni, puntano decisamente sull’auto elettrica che si piazza al primo posto seguita dall’ibrida benzina/Diesel, con al terzo posto l’ibrida ricaricabile. I modelli tradizionali benzina/Diesel sono quarti; quinta l’auto a idrogeno e fanalino di coda metano/GPL.
Da 30 a 50 anni, la preferenza è per l’alimentazione ibrida benzina/Diesel, il gruppo propulsore più semplificato e meno costoso tra gli elettrificati. Al secondo posto le vetture più tradizionali, benzina/Diesel, che fino al 2035 saranno sul mercato. Al terzo posto si piazza l’elettrica, che, oltre a richiedere investimenti ingenti per comprarla, ha bisogno del supporto delle colonnine di ricarica. A seguire, ibrida ricaricabile, idrogeno, metano/Gpl.
Grande sorpresa nella fascia oltre 50 anni. Gli ultracinquantenni guardano al futuro: al primo posto si piazza l’ibrido base benzina/Diesel, ma subito dopo arriva l’idrogeno. Il messaggio è chiaro: se si deve aiutare a guarire il pianeta meglio puntare sull’idrogeno, la formula più pulita in assoluto a patto che si trovino modi per produrre la materia prima non energivori. Sul podio, al terzo posto, l’ibrida ricaricabile. In quarta posizione l’elettrica, in quinta la nota auto benzina/Diesel e sesta la categoria metano/Gpl.
Il report del sondaggio prosegue con il risultato aggregato dei votanti alle domande: “la mia auto attuale quanti anni ha?” e “Come sto valutando di acquistare la mia prossima auto?”.
Sull’età dell’auto posseduta il 39,55% ha risposto da 0 a 3 anni, il 18,66 tre 3 e 5 anni, il 37,31 oltre 5 anni. Sul sistema di acquisto della prossima automobile, la proprietà assoluta stravince con il 63,57%, il Noleggio a lungo termine diventa interessante per 32,66 mentre il Car Sharing raccogli un misero 0,78. Probabilmente non viene ancora valutato dagli automobilisti come un utilizzo che può sostituire totalmente un’auto del parco di famiglia.