LA PARTECIPAZIONE E’ AL 50% TRA STELLANTIS E CREDITE AGRICOL
“E alla fine ne resterà soltanto uno”, questo il possibile scenario dell’universo leasing, un segmento di mercato, una volta riservato solo all’aziendale, che ormai ha conquistato anche il privato. E’ Innegabile che, ormai, la mobilità auto si sta spostando dal: possesso all’utilizzo, un paradigma ancora più calzante, se si parla di elettrico. Lo dimostrano i dati dello studio Frost & Sullivan, relativi all’Europa: aumento dei contratti di leasing e noleggio, del 9,5% tra il 2020 ed il 2021 e del 6,2% dal 2021 e 2022 e si prevede un’ulteriore crescita, anche per il 2023; per il solo elettrico, poi, niente calo da pandemia ma, con una curva sempre in salita, 401.700 contratti nel 2020, +60% nel 2021 pari a 641.100, +30% nel 2022, pari a 840.800. Tornando alla citazione da “Highlander”, oggi è stata posta la prima pietra, di quello che diventerà sicuramente un colosso del settore: la nuova “Leasys”. Il nome resta lo stesso della società preesistente: “Troppo immediato e diretto, per cambiarlo”, ha detto il Ceo Rolando D’Arco, che ha proseguito “Inutile negarlo, abbiamo l’ambizione di diventare uno dei principali player in Europa, per questo abbiamo sviluppato un piano aziendale solido e audace. Siamo fiduciosi che il nostro parco auto raggiungerà un milione di veicoli gestiti entro il 2026, aumentandone il valore del 50%. Inoltre, prevediamo una crescita di circa il 30% della nostra struttura organizzativa internazionale nei prossimi tre anni e porteremo l’organico ad almeno 1.300 unità”. A fare da “Trait d’union”, c’è la forza di Crédit Agricole Consumer Finance, che detiene il 50% delle quote, l’altra fetta, pariteticamente, resta a Stellantis. ma vediamo con che cosa abbiamo a che fare: innanzitutto, è già stato firmato un accordo vincolante, per l’acquisizione di ALD ed anche delle attività di LeasePlan in Portogallo e Lussemburgo; l’offerta dei servizi è nuova e, per i prodotti, al contrario di quanto si possa pensare, l’offerta spazia su tutti i brand e non soltanto sui marchi Stellantis; cosa non di poco conto, soprattutto per i privati, il canone assicurativo è identico per tutte le regioni d’Italia; è prevista anche l’offerta di mezzi usati, sempre un usato super controllato, pari al nuovo, ma che ha superato il fatidico triennio, a prezzi concorrenziali. La nascita di questo gigante si è svolta contemporaneamente tra Roma e Parigi ed è stata trasmessa in streaming negli 11 Paesi europei in cui la società opera. Dalla capitale francese erano collegati: Philippe de Rovira, Stellantis chief affiliates officer, e Stéphane Priami, deputy chief executive officer of S.A.in charge of the specialized financial services and Ceo of CA consumer finance, mentre a Roma c’erano Richard Bouligny e Rolando D’Arco, rispettivamente chairman e Ceo di Leasys.