DERIVAZIONE DELLA F8 SPIDER, CON V8 BITURBO DA 720 CV
Anni fa, un antropologo fece un esperimento singolare: prese alcuni maschi di una tribù indigena dell’Amazzonia, che avevano avuto pochissimi contatti col mondo occidentale e li mise davanti a due immagini, una di una donna indigena e l’altra di una nota modella tedesca, che suscitò immediatamente i loro apprezzamenti. Un esperimento, che voleva dimostrare un concetto: lo stereotipo di “Bellezza” è sempre riconoscibile, è dentro di noi. Scusate la premessa, ma chi non vorrebbe guidare, almeno una volta, questa bellissima “one-off” Ferrari, purtroppo non è possibile perché, come da identificativo, si tratta di un unico esemplare, realizzato dalla sezione Ferrari “Progetti speciali”, su indicazioni del facoltoso cliente, molto facoltoso. L’ultima nata di questa fortunata iniziativa è la SP-8, derivata, per schema tecnico e motorizzazione, dalla F8 Spider, perciò: motore posteriore centrale, V8 di 3.9 litri, da 720 Cv e 770 Nm di coppia, abbinato ad un selettore semiautomatico sequenziale a 7 rapporti, per un signor 0-100 (se le prestazioni restano invariate) da 2,9 secondi. Ricordiamo, che questo V8 biturbo, è una delle motorizzazioni più premiate della storia ed ha vinto, per quattro volte consecutive, il prestigioso International Engine of the Year (IEOTY). La SP-8, a tutti gli effetti, è una vera “Toy car”, non nel senso che è un giocattolo, ma certo non nasce per andare a fare la spesa, infatti manca il tetto. Non si tratta di una spider, nell’accezione comune del termine, il tetto proprio non è previsto e se piove, la si lascia a casa. L’auto è stata disegnata dal Centro Stile Ferrari, diretto da Flavio Manzoni e l’affinamento aerodinamico è stato messo a punto tramite simulazioni CFD in galleria del vento e prove dinamiche e con il bel tempo, ovviamente, dovrebbe garantire: livello di comfort acustico e “wind feeling” ottimali. L’anteriore è in fibra di carbonio a vista, in “Blue Sandstone lucido con effetto cangiante” e si sposa degnamente con il posteriore in “Argento Micalizzato opaco” (anche questa tinta specifica per la SP-8). Interamente riprogettata, in 3D, la calandra centrale, nuovi anche i proiettori con lente specifica, i fanali posteriori sono di derivazione Ferrari Roma. Riprogettato il parabrezza ed i codini di scarico sono come quelli della 296 GTB. I cerchi, ovviamente specifici, sono in “Grigio Nart opaco”. Modificata la consolle centrale, che monta gli stessi comandi F1 della SF90 Stradale ed è stato aggiunto anche lo storico cancelletto, originario della leva cambio, sul tunnel centrale. I sedili sono in Alcantara® Blu Navy laserata ed accoppiata con una tela ad effetto gradiente. L’auto, attualmente, è visibile presso l’autodromo Internazionale del Mugello e dal 16 novembre alla fine di marzo 2024, sarà esposta presso il Museo Ferrari di Maranello.